Descrizione
CARATTERISTICHE
Il vitigno Negroamaro ha origini incerte, è stato probabilmente introdotto dai greci nella zona Ionica. Il suo nome deriva dal termine dialettale “niuru maru“, per il caratteristico colore nero dell’acino e il sapore ticamente amarognolo del vino che se ne ricava. E’ molto diffuso in Puglia, in particolare nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. E’ la sesta uva a bacca nera per quantità coltivata in Italia. Per molti anni è stata considerata un’uva da taglio e da esportazione e il suo utilizzo come vitigno principale di blend locali si è avuta solo recentemente, anche grazie alla produzione di vini rosati.Si adatta bene all’uvaggio con quantità minori di uve locali, quali Malvasia nera di Brindisi e di Lecce, Sangiovese e Montepulciano, per produrre rossi eleganti e di grande corpo o eleganti vini rosati.
GRAPPOLO
Grappolo è medio, di forma tronco-conica, corto e serrato, raramente con un’ala.
Peso medio grappolo: dai 180 ai 230 gr.
ACINO
L’acino è medio-grande, obovoide, con buccia pruinosa, spessa e consistente, di colore nero-violaceo.
EPOCHE FENOLOGICHE
Germogliamento: 3° decade di aprile
Fioritura: 1-2° decade di giugno
Maturazione: 3° decade di settembre – 1° di ottobre
CARATTERISTICHE ENOLOGICHE
Il vitigno Negro Amaro dà un vino di un colore rosso–granato intenso, di profumo vinoso e fruttato, con riconoscimenti di piccoli frutti a bacca nera e talvolta sentori di tabacco. Al gusto è pieno, amarognolo e rotondo
ORIGINE
Incerta, probabilmente Grecia.
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